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Bhakti Karuna
È un termine che ho coniato io per una tecnica cui sono arrivato dopo uno studio in buona parte autodidattico; e non sono a conoscenza di altre tecniche con questo nome.
Karuna è forse un termine più consueto, viene dal sanscrito, è usato nell’Induismo, nel Buddhismo e nello Zen e con esso s’intende qualunque azione intrapresa per diminuire la sofferenza altrui; Bhakti è anch’esso un termine sanscrito usato in oriente e significa devozione ardente, amore per il Divino e indica la via da percorrere per il continuo miglioramento di se stessi e conseguentemente di coloro con cui veniamo in contatto.
Partendo da altre tecniche olistiche naturali è maturata in me la possibilità di operare con questo metodo; provato su persone a me care che erano in situazione di sofferenza e visto il buon risultato ottenuto, credo sia giusto mettere questo tipo di trattamento a disposizione di quanti lo desiderano.
Ha essenzialmente uno scopo simile al reiki, ma può essere assai più incisivo, avere un effetto più profondo e permette “margini di manovra” più ampi.
Nessuno resti perplesso per il riferimento al Divino, non è per ipocrisia; lo stesso Albert Einstein disse “ritengo che il Senso Religioso Cosmico costituisca il più forte e il più nobile stimolo alla ricerca scientifica”.