Trattamenti convenzionali, non convenzionali, collaterali, alternativi, complementari - 17 di 20 - Parliamo di... - Mariano Robino

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Trattamenti convenzionali, non convenzionali, collaterali, alternativi, complementari - 17 di 20

Pubblicato da Mariano Robino in Massaggio · 20/9/2012 10:05:00

Quella precedentemente presentata a riguardo delle terapie ove viene usata l’Energia è l’ipotesi più "bonaria"; altri, molto più increduli e prevenuti, chiedono infatti che vengano confinate nell’ambito di pratiche magico-carismatiche; questo le porterebbe immediatamente a perdere ogni credito in culture che tanta importanza danno al materialismo: massimo grado di credibilità unicamente alle esperienze concretamente fisiche ed infimo grado (cioè = 0,00 . . . 1) alle esperienze collocate al di fuori della controllabilissima fisicità, cioè sia in campo trascendente che in dimensioni simboliche.

Come ho evidenziato c’è timore, prevenzione ed incredulità nei riguardi di chi sostiene di poter portare un riequilibrio energetico unicamente, come si suol dire, "imponendo le mani", anche se in effetti si fa molto altro; c’è poi il fatto che non è al momento possibile indagare scientificamente, misurare ed applicare scale di valutazione per trovare le basi su cui poggiano questi trattamenti e le regole in base alle quali s’arriva ai risultati; non ultimo si deve tener conto che ogni operatore è un essere unico ed irripetibile, quindi con una sua esclusiva sensibilità in base alla quale inter-agisce con Energia e pazienti, conseguentemente non possono essere stilati parametri operativi dettagliati e precisi sul modo di eseguire gli interventi, giacché per il massimo bene di chi si sta prendendo cura ogni terapeuta procede nel modo che intimamente avverte essere il migliore; va considerato poi che molti onestamente (prima di provare e capire io stesso sono stato molto scettico) giungono così alla conclusione che tutto ciò sia più un sistema filosofico che non pratico, quindi non può avere un Sistema di Certificazione della Qualità, delle Procedure e delle Prestazioni, che solo può essere posto a garanzia della professione e della professionalità nell’inter-azione paziente↔professionista, ed ecco perché ritengono logico e coerente coi risultati di queste indagini relegare tutto ciò solo nell’ambito dell’associazionismo e del tempo libero: non è che non capisco le loro ragioni; neppure pretendo che credano sulla parola, ma che si permetta di esercitare in luoghi controllati, protetti e sicuri al fine che dall’evidenza dei fatti venga la fiducia. Un proverbio popolare dice: "La fiducia è una cosa seria e si da alle persone serie" . . . bisogna però che venga permesso di dimostrare che si è seri.

Oggi l’ambiente in cui operano coloro che con serietà ed onestà si dedicano alle "Cure Energetiche" è assai ostile, normalmente l’unica ipotesi che viene presa in esame dalla maggioranza si limita alla "fantasia" d’un presunto intervento dall’esterno con "poteri" che il guaritore sostiene d’avere (di certo non gli si crede e per ciò stesso lo si equipara ad un mistificatore), e non si vuol credere e/o prendere in seria considerazione, invece, l’eventualità che un’adeguata crescita in consapevolezza (che molto spesso avviene dopo inaspettati accadimenti che portano a lancinanti sofferenze e prove, di cui ci si libera e possono essere superate solo "maturando spiritualmente") porta l’essere umano a scoprire d’aver insperate possibilità d’azione e che la riflessione è solo "l’ombra d’un granello di meditazione", tanto che gradatamente può giungere ad aver coscienza di "nuovi orizzonti"; questi poteri tanto volentieri ridicolizzati recuperano subito la loro dignità diventando comprensibili col visualizzare esempi materiali: ho il potere (= forza) di sollevare un cesto di mele da terra, ho il potere (= vista) di leggere che ora segna l’orologio, ho il potere (= odorato) d’apprezzare un buon cibo anche dall’odore che emana, ecc. . . . ecco che dopo opportuna "crescita spirituale" ho il potere (= consapevolezza) di sentire l’Energia, e nei tempi e modi dovuti arrivo anche a quello di lavorare (= saper esistere in modo più completo, quindi anche in quella parte di Realtà "nascosta" ai più) con Lei.

Volendo continuare con le raffigurazioni che facilmente mi permettono di spiegare ciò che dico, posso paragonare la Realtà alla Terra, in questo caso la fisicità può a sua volta essere paragonata ad una vallata situata in qualche parte del pianeta: si può certamente vivere tutta la vita nella vallata mangiando e bevendo quanto lì si trova in compagnia di quanti vi risiedono, ma ci si può anche avventurare fuori dalla vallata (in passato vi sono stati molti esploratori che unendo curiosità, studio, coraggio, lavoro, fatica, costanza, riflessione e prudenza hanno fornito a tutti importanti ed assai utili informazioni) e scoprire qualche altra parte del pianeta: in campo energetico siamo in un certo senso fuori dall’immanente (l’immanente in effetti è "completamente contenuto e privato delle sue illusioni" all’interno del campo energetico, ma è difficile spiegarlo in un articolo) che possiamo esplorare con i cinque sensi; anche qui ci sono regole che non possono essere eluse e, come l’atomo può essere usato a fin di bene come per costruire ordigni che danno la morte, allo stesso modo oltre a chi cerca il massimo bene c’è anche chi (ignorando che si fa del male da solo) cerca invece personali vantaggi a danno d’altri; i pericoli sono ovunque, e quando sono sconosciuti è ancor peggio . . . per non lasciarsi sedurre dalle "sirene", che facilmente portano a fare ciò che non è bene, occorre essere sempre (Matteo 10, 16) "prudenti come i serpenti e semplici come le colombe".

Dal momento che per apprendere un’arte non si può far altro che andare ad imparare da chi detiene tale abilità (s’impara a dipingere da un pittore, a suonare il pianoforte da un pianista, ad eseguire un intervento chirurgico da un chirurgo, ecc.), è purtroppo successo (sto prendendo in considerazione solo operatori seri ed onesti) che siano stati dati insegnamenti a persone che non erano ancora pronte a "nutrirsi" di tali conoscenze (un "maestro" dovrebbe sempre rifiutarsi d’insegnare a chi non è pronto a "ricevere" quel "sapere"; come fece Pitagora con Cilone senza preoccuparsi del fatto che costui non avrebbe capito, quindi sarebbe diventato nemico implacabile divorato dal rancore. Di fatto riuscì a manipolare verbalmente quanto aveva potuto conoscere di quegli insegnamenti, quindi ad arringare la massa, che non poteva capire l’imbroglio, a far condannare il maestro e la sua scuola e . . . Cilone è stato giustamente dimenticato, mentre Pitagora è ancor ben noto.), col risultato che quegli insegnanti sono stati considerati colpevoli di lavaggio del cervello e/o manipolazione mentale. Questa necessità di non insegnare indiscriminatamente tutto a tutti è in funzione del massimo bene per tutti, ma è anche una delle cause di quell’alone di mistero che avvolge queste conoscenze e porta al dubbio, od anche alla negazione delle stesse.

Naturalmente in un settore così criptico possono intrufolarsi tutti i tipi di disonesti e non solo; ecco perché ritengo sia necessario avere il coraggio di permettere che queste terapie possano venir fatte in luoghi sicuri, così sarà possibile porre in luce chi "bara" per il bene di tutti.

Cordiali saluti.
Robino Mariano


© Robino Mariano



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