Presentazione - Mariano Robino

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Non essendo un sito che solo ora compare su internet, voglio dare un minimo di spiegazione a chi ne prenderà visione solo ora, come pure a chi lo troverà con diversa collocazione.

Lavorando alla luce del sole in ambito sanitario, sebbene senza legale riconoscimento, nell'autunno del 2008 avevo deciso di porre in rete uno strumento per far conoscere in modo non banale e senza inutili "fantasie" a quante più persone possibile alcuni trattamenti olistici che non rientrano nella Medicina Convenzionale, non certo in opposizione o come alternativa alla Medicina Convenzionale legalmente riconosciuta (da parte mia sempre ho cercato una proficua collaborazione e portato il dovuto rispetto), insieme a un ragionamento circa lo spazio che potrebbe avere, senza nulla togliere alla figura del fisioterapista/terapista della riabilitazione, la Massoterapia Olistica, al fine di porre in evidenza il valore di alcuni rimedi osteggiati sovente perché troppo poco o mal conosciuti, facendo risaltare in che modo potrebbero dare un valido contributo in ambito sanitario operando sia a fianco delle cure legalmente riconosciute e a disposizione di chi è in una condizione di mal-essere con sofferenze a livello fisico e non solo, come pure completando l'offerta terapeutica.

Risiedendo in Canavese, dal 2009 sino alla primavera 2014 il sito è stato ospite d'un portale locale (Localport), sia per renderlo più visibile a chi naviga su internet, sia a scopo professionale per venir più facilmente contattato dagli utenti della zona ove lavoravo. Per mantenerlo vivo ho pubblicato periodicamente articoli affrontando argomenti diversi onde ampliare l'esposizione dell'informazione a riguardo di quest'attività, per lo più a puntate visto come, per essere chiaro e per quanto possibile accurato, venivano ad essere alquanto estesi. Quegli stessi articoli sono quelli qui riportati insieme ai sommari in PDF, negli ultimi dei quali, ritenendo più interessato/a all'argomento chi se li scarica, vi sono più informazioni e chiarimenti rispetto a quanto contenuto negli articoli.

Inutilmente negli anni ho chiesto ad Enti territoriali preposti alla sanità pubblica, a varie aziende pubbliche e private, come pure alla Regione, di poter offrire queste cure in strutture sanitarie ove non solo i/le pazienti avrebbero potuto usufruirne in piena sicurezza, ma gli stessi professionisti sanitari avrebbero potuto controllare i risultati raggiungibili: non s'è mai trattato di voler fare il lavoro di altre figure professionali, né di cercar di portare via lavoro ad altri, o, peggio, di voler esercitare una professione senza adeguata preparazione; semplicemente, invece, di fare un lavoro che al momento non viene ancora preso in seria considerazione, per di più mettendo il tutto in una condizione di sperimentazione scientifica e assumendomi in prima persona la responsabilità di quanto asserito, disponibile ad affrontare pure le questioni più "spinose" ed i possibili insuccessi. L'essere leali, onesti e seri conta poco se non vien concessa la possibilità di dimostrare all'Autorità Sanitaria il valore di (non ho mai promesso miracoli e ben ho spiegato come pure il/la paziente deve fare la sua parte per guarire) quanto si afferma: considerato quanto purtroppo accade, giustamente la gente ha timore di finire in "cattive mani".

Ritengo che nel momento in cui la si smettesse di "stracciarsi le vesti" e onestamente si iniziasse a permettere la verifica di questi sistemi (tenendo presente che come per gli altri campi anche qui ci vorrà tempo e buona volontà da parte di tutti), negli anni questo settore si vedrebbe gradualmente riconosciuto il meritato rispetto e si capirebbe come mai la preparazione di questi professionisti non rientra in quella d'altre figure in campo sanitario; posto in essere ciò, contemporaneamente verrebbe a stringersi l'ampiezza di quella "terra di nessuno" ove facilmente trovano spazio e libertà d'azione anche quanti cercano semplicemente un modo per trarre profitto da chi, stanco/a degli insuccessi e temendo di non potersi liberare dalla sofferenza che l'attanaglia solo con i mezzi della Medicina Convenzionale, con ansia crescente cerca qualcuno che conosca rimedi capaci d'ottenere miglioramenti, finendo purtroppo per riporre speranza anche in chi non la merita.

In un periodo di crisi economica come l'attuale, parcelle soggette ad I.V.A. in misura massima, che non possono essere fiscalmente detraibili e rimborsate dalle assicurazioni, fa sì che drasticamente si riduca il numero di coloro che pur potendo trarre vantaggio da queste terapie contatta un/a terapeuta di questo settore.

A seguito di molti problemi sorti per le continue e sempre più pesanti restrizioni cui è soggetto chi presenta qualcosa che benché possa essere utile è però diverso dal convenzionalmente accettabile, come pure per l'incomprensione a livello fiscale di queste situazioni, nell'ultima parte del 2013 ho restituito allo Stato il numero di partita I.V.A. ed ho pertanto cessato l'attività professionale.

Onestà e coerenza probabilmente non ripagano per quanto costano e forse per questo non son più tanto di moda, tuttavia ritenendo di non vendere fumo e che, anzi, il voler assolutamente chiudere le porte a questo settore sia un grave errore, al fine di togliere sempre più appigli ai detrattori e meglio far conoscere questa "via d'azione" (a seguito dei problemi che m'han portato a chiudere l'attività, ho portato alla conoscenza del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio dei Ministri il motivo per cui venivo bloccato, l'esistenza di questo sito e il desiderio di poter ricominciare) almeno per ora ho deciso di non chiudere il sito, nella speranza che "il tempo sia un galant'uomo" e succeda quanto necessario affinché possa dare il mio contributo per migliorare la qualità della vita di molti.


 
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